La morte della signora Maria si trasforma in uno slogan per la ricostruzione dopo l’alluvione

BOVALINO- Funerale stile 700? No, in contrada Barrittella succede di peggio. Qualche settimana fa, nella famiglia Pascale è venuta a mancare l’anziana zia. L’anziana zia, la signora Maria, viveva insieme alla sorella nella contrada Barrittella frazione di Bovalino. La signora Maria dopo mesi di malattia purtroppo qualche settimana fa è venuta a mancare. Nulla di strano o anomale fino a qua, se non fosse, per un piccolo particolare rivelante. Contrada Barrittella è isolata, vi c’è luce elettrica, vi c’è acqua e telefono ma non vi esiste alcuna strada, non può esser cioè,  raggiunta con i moderni mezzi di
trasporto. Per ben capire il problema, bisogna tornare indietro di qualche anno. Di ben sette anni, al 2000, la data della terribile alluvione che ha toccato tutta la locride ed in particolar modo Bovalino. A causa di quella alluvione, l’unica strada d’accesso alla piccola contrada Barrittella, fu distrutta.
<<Praticamente – ci spiega il signor Pascale Giuseppe nipote della deceduta- vi c’era un ponticello che è stato ostruito dal terriccio trasportato dalle acqua durante le piogge torrenziale del 2000 da allora non è stato più sistemato>>.
Negli anni, i fondi per la riparazione ai danni dell’alluvione sono arrivati, ma certo è, che non sono stati usati là, in quella contrada che ormai da sette lunghi anni è isolata. La morte della signora Maria ha riportato alla luce in modo drammatico, il grave problema, non che il forte disagio che ogni giorno vivono gli abitanti della piccola contrada. Esempio è il funerale della signora Maria. La bara della povera deceduta, è stata  portata a spalla dagli uomini del servizio funebre e dai parenti della stessa, per oltre 500 metri, lungo un sentiero scosceso e pericoloso ricavato in mezzo alla vegetazione. << Neppure fossimo ancora nel 700- dichiara il nipote della deceduta signora Maria-  abbiamo chiesto di poter intervenire a sistemare il ponte con i nostri soldi, ma non ce lo permettono e loro con i soldi pubblici non lo fanno neppure. Ci siamo rivolti al comune di Bovalino, ma ci hanno mandato al consorzio di Bonifica. Il consorzio di Bonifica dicendo che non hanno benzina per i mezzi, ci ha rimandato al comune, noi non sappiamo più come fare, per poter ritornare dopo sette anni ad avere il “lusso” di poter arrivare fino a casa dei nostri anziani parenti con la macchina>>. << Se mia mamma che è anziana se si sente male, come facciamo a far arrivare i soccorsi ed in particolar modo come farebbe ad arrivate l’autoambulanza?>> Strano ma vero che, nel 2007 una semplice famiglia si trovata costretta a rivolgersi ad un avvocato ed alla stampa per sperare di veder tutelati i propri diritti.  

A.C.

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